Clément René

Francia, 1913-1996

Abbandonati gli studi di architettura, nel 1933 comincia la carriera di professionista come sceneggiatore di filmetti comici (scritti a quattro mani con Jacques Tati) e operatore di documentari, uno dei quali, Arabie interdite (1937), diretto personalmente. Passa subito dopo a un film a soggetto, Soigne ton gauche (1937), cosceneggiato con Jacques Tati, che ne è anche il protagonista. Alla fine della seconda guerra mondiale, alla quale partecipa come soldato semplice, si trasferisce a Nizza; lavora ancora come operatore, poi come aiuto-regista, e dirige quindi il suo primo lungometraggio, La Bataille du rail (1946), che porta sullo schermo la vicenda di un attentato ferroviario durante l’occupazione nazista della Francia. Nel frattempo collabora con Cocteau alla regia di La Belle et la bête (1946) e subito dopo realizza Les Mau-dits (1947), Au delà des grilles (1949), ambientato a Genova, che vince l’Oscar come migliore film straniero, e Le Château de verre (1950). Segue il suo film più famoso, Jeux interdits (1952), che vince il Leone d’oro a Venezia, il premio della critica a Cannes e l’Oscar. Il film successivo è una brillante e arguta commedia, Monsieur Ripois (1953), interpretato da un incontenibile Gérard Philipe, che vince il premio speciale della giuria a Cannes. Ritorna al realismo drammatico con Gervaise (1956), tratto da Zola. Fino al 1975, quando si ritira, gira un’altra decina di film.

Abandoning his architecture studies, in 1933 he began his professional career as a scriptwriter for short comic films (with the help of Jacques Tati) and as a cameraman for documentary films, one of which, Arabie interdite (1937), he directed personally. He quickly moved on to narrative film, Soigne ton gauche (1937), co-written by Jacques Tati, also the protagonist. After participating in the war as a simple soldier he moved to Nice; he continued working as a cameraman, then as assistant-director, and finally as director, with his first feature film La Bataille du rail (1946), depicting a railroad assault during the Nazi occupation of France. In the meantime he collaborated with Cocteau in the direction of La Belle et la bête (1946), immediately afterwards directing Les Maudits (1947), and Au delà des grilles (1949), a film that was set in Genoa and won the Oscar for Best Foreign Language Film, and Le Château de verre (1950). These were followed his most famous film, Jeux interdits (1952), winning the Leone d’oro at Venice, and the critics’ prize at Cannes and the Oscars. His next film was the brilliant and witty comedy, Monsieur Ripois (1953), starring the unstoppable Gérard Philipe, that won the Jury Prize at Cannes. Clément returned to dramatic realism with Gervaise (1956), based on Zola. He directed another ten films before his retirement in 1975.

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