Secondo omaggio a Tino Ranieri

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Oggi venerdì 25 marzo alle ore 15 al Teatro Miela si svolgerà il secondo dei due eventi dell'omaggio a Tino Ranieri, nell'ambito della XX edizione del Festival internazionale del cinema e delle arti "I Mille Occhi". L'iniziativa si avvale della prestigiosa media partnership della Sede Regionale RAI del Friuli Venezia Giulia.


Con il percorso a cura di Sergio Crechici, Sergio M. Grmek Germani e Mila Lazić, I Mille Occhi omaggia Tino Ranieri, acuto critico cinematografico che iniziò la propria attività professionale ai programmi radiofonici della sede Rai Trieste, che a Trieste tenne per primo un libero corso di Storia del cinema all'Università degli Studi e che trasferendosi professionalmente a Milano mantenne sempre un forte legame con la città d'origine, dove ispirò anche la nascita del primo Festival di fantascienza.

Se l'attività da critico di Ranieri è universalmente stimata (e come dimenticare chi scrisse anche il primo libro su Alberto Sordi e fu col concittadino Tullio Kezich il massimo esperto del western americano?), la sua opera creativa d'autore si riscopre solo in questa occasione..

 

Oggi, venerdì 25 alle ore 15 al Miela, qusto secondo programma, proporrà un grande inedito, Ceneri della memoria (1962) di Alberto Caldana, con testo di Tino Ranieri, ricostruzione di un'ora delle vicende della Shoah in Italia e del riproporsi dell'antisemitismo nel dopoguerra.

Si tratta appunto della versione integrale presentata alla Mostra di Venezia e inedita in sala, conservata dalla Cineteca di Bologna. Data la durata anomala del film, né cortometraggio né lungometraggio, il film fu rimontato per le sale, contro la volontà degli autori, e ridotto a cortometraggio, triste vicenda su cui Ranieri intervenne sulla rivista "Trieste" diretta da Guido Botteri, in un numero che pubblicò anche il testo integrale del commento. Tuttavia l'opera nella sua integrale unitarietà di immagini e testo è rimasta sconosciuta fino ad oggi.

Nell'incontro dopo la proiezione, cui parteciperà in accordo col Museo della Comunità ebraica di Trieste "Carlo e Vera Wagner" lo storico Tristano Matta, si proporrà a confronto anche la versione apocrifa del film.

Questo evento, un'occasione unica per vedere le due sole opere da cineasta del poliedrico Ranieri, è a ingresso libero come tutti i programmi del festival, che in quest'occasione sottolinea una vocazione di ricerca di materiali rari da condividere, oltre le sole esigenze di studio, con un nuovo pubblico.  

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