Giulio Questi in anteprima mondiale
Il festival è lietissimo di presentare, fiore all'occhiello di quest'edizione oltre tre ore di film casalinghi inediti di Giulio Questi, tra i grandi eccentrici del cinema italiano: scrittore e partigiano, regista di tre film di genere non omologati, Questi si è dedicato in vecchiaia a piccoli film digitali, girati per lo più in solitaria, autarchici ma non per questo minimalisti, e in grado di frequentare, nel contesto di un appartamento (ambiente che non può che riecheggiare oggi i modi produttivi del cinema pandemico), generi come il thriller, con vena surreale: una parte di questi materiali è confluita nel cofanetto By Giulio Questi (2008). Il festival presenta invece la produzione successiva, per la quasi totalità in anteprima mondiale (per gentile concessione di Ripley's Film e di Riccardo Rosati)
Il programma Questi fantasmi sarà poi chiosato dalla messa in onda, il 26 marzo, nella notte di Fuori Orario su Rai3, del film televisivo di Questi L'uomo della sabbia.
Giovedì 24 marzo ore 23.00, Teatro Miela
Ingorgo diaconico (2012; 3') prima mondiale
Neuro-noir (2007; 32') prima mondiale
Nitrato d'argento (2010; 23') prima mondiale
Notturno (2012; 6') prima mondiale
Relazioni pericolose (2011; 6') prima mondiale
di Giulio Questi
In occasione del sondaggio sui 10 film maggiormente significativi della storia del cinema italiano (2018), il direttore di Film Tv (e ora di I Mille Occhi) Giulio Sangiorgio proponeva una scelta eccentrica: By Giulio Questi, un cofanetto edito nel 2008 da Ripley's Home Video, curato da Domenico Monetti e comprendente inediti cortometraggi casalinghi del regista bergamasco di Se sei vivo... spara, La morte ha fatto l'uovo e Arcana. Piccoli film prodotti da una fantomatica (ed emblematica) Solipso Film: operette in digitale, tutte dirette e (pluri)interpretate dal regista, frutto di una totale autarchia, di un ingegno senile giovanissimo, capaci di costeggiare il cinema di genere e la seduta spiritica di una generazione nei limiti fisici di un appartamento. E liberando il concetto di amatorialità dai confini del dilettantismo. Opere liberissime di un cineasta ultra-ottantenne in ritiro, piccoli gesti surrealisti capaci di andare ben oltre il semplice gioco. I mille occhi, per gentile concessione di Ripley's Home Video, Riccardo Rosati e Alberto Muciaccia, presenta una seconda parte di questi lavori, di cui un unico film è stato proiettato pubblicamente (Lola, alla Mostra di Venezia 2009): tra l'home movie e il genere, tra lo scherzo e l'esperimento, tra la camera stylo e l'espressionismo, un inedito scandaglio nell'archivio nascosto di un grande anomalo del nostro cinema, e una guida alle possibilità del cinema solipsistico, autarchico, ma qui non troppo solitario: alla realizzazione partecipano figli e parenti.
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