La trincea

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Sabato 19 Settembre

I MILLE OCCHI IN CONVERGENZA CON FUORI ORARIO DALLE 2.50

 

 

LA TRINCEA

 Regia: Vittorio Cottafavi; sceneggiatura: Giuseppe Dessì; fotografia: Giorgio Ojetti; musica: a cura di Vittorio Congia; interpreti: Aldo Giuffré, Roberto Bertea, Carlo Giuffré, Sergio Bargone, Carlo Enrichi, Attilio Duse, Lando Buzzanca, V. Congia (voce), Riccardo Cucciolla (voce); produzione: RAI; origine: Italia, 1961, formato: ampex, b/n; durata: 53'.

«In questo lavoro, della durata approssimativa di un'ora, Giuseppe Dessì raccontò la storia di suo padre. E cercò di creare un'atmosfera interamente fondata sul ricordo, una specie di amore nostalgico per colui che fu suo padre, con la retorica sentimentale di ciò che fu la guerra. Questi due elementi uniti rappresentavano la guerra in modo un po' favolistico e un po' realista, proprio in occasione dell'inaugurazione del Secondo canale RAI che doveva essere il 4 novembre, il giorno in cui per noi italiani finì la Prima guerra mondiale. La sfida era come mettere in scena una storia di guerra in studio. La prima cosa 20 da La trincea 21 cui pensai fu la pessima qualità delle colonne sonore dei nostri sceneggiati di guerra in televisione, realizzate utilizzando effetti di repertorio presi da dischi che non hanno nulla di realistico. [...] Le riprese si svolsero interamente in studio, incluso l'assalto, e grazie all'abilità del mio giovane direttore della fotografia, Giorgio Ojetti, riuscimmo a fare in modo che l'immagine avesse la qualità di un documentario d'epoca, esasperammo un po' la crudezza dei bianchi e neri tipica del materiale d'archivio. Però rimaneva il problema della colonna sonora. [...] Incaricai uno specialista di cinema di trovarmi i migliori effetti di mitragliatrici, cannoni, colpi di fucile, bombardamenti, eccetera. Con questo materiale fu realizzata una colonna sonora la più realistica possibile. Infatti l'artiglieria non spara mai in continuazione, alla carlona. Nelle lunghe giornate di attesa, durante la guerra del '15-'18, di tanto in tanto si logorava il nemico con cannonate di avvertimento. Anche le mitragliatrici mantenevano un dialogo, non sparavano incessantemente; di tanto in tanto quando moriva qualcuno in trincea partiva una raffica, e dall'altra parte rispondevano. Non ho vissuto questa epoca, però grazie ai testimoni e alle ricerche costruimmo una colonna sonora che ricostruiva realisticamente una autentica giornata di guerra».

Vittorio Cottafavi in AA.VV., Vittorio Cottafavi, Filmoteca National de España, Barcellona, 1980

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