Il martedì dei Mille Occhi continua
Il martedì pomeriggio dei Mille Occhi parte alle ore 14.30, con l'introvabile mélo operistico La chiamavan Capinera.. (1957) di Piero Regnoli, tra le pellicole laboriosamente recuperate dallo storico del cinema Simone Starace, e il documentario Laboratorio teatrale di Luca Ronconi (1977) di Miklós Jancsó, dove il maestro ungherese immortala il grande regista teatrale italiano (scomparso nel febbraio di quest'anno) in occasione del suo spettacolo tratto dal Calderón di Pier Paolo Pasolini. Segue, dalle ore 17.45, una seconda parte dell'omaggio al fondamentale cineasta e poeta Raffaele Andreassi avviato nell'edizione 2014 del festival, con tre preziosi cortometraggi che ancora mancavano all'appello del festival (Agnese, Gli stregoni ed Epilogo) e soprattutto con l'attesissimo L'amore povero (1963), lungometraggio che ai tempi della sua uscita subì numerosi tagli di censura, e che ora torna finalmente visibile nella sua prima versione grazie alla ricostruzione digitale del curatore Fulvio Baglivi (che nel pomeriggio presenterà anche il volume fresco di stampa su Andreassi e curato da lui stesso, «Il mio cuore è un gatto spezzato / Il mio sguardo è frantumato» Cinema, arti e mestieri di Raffaele Andreassi). La giornata di martedì culmina infine con una serie di proiezioni letteralmente imperdibili, dalle ore 20.45 con il primo film del Premio Anno Uno 2015 ed ospite del festival Vítor Gonçalves, Uma Raparíga no Verão (Una ragazza d'estate, 1986), che ai tempi della sua uscita venne acclamato - oltre che criticamente - da tutti i maggiori cineasti portoghesi (Manoel de Oliveira, António Reis, Paulo Rocha, Margarida Cordeiro...), e tutt'oggi viene ricordato come uno degli esordi cinematografici - non soloportoghesi - più stupefacenti degli ultimi trent'anni. In seconda serata, l'ugualmente irrinunciabile seconda parte dell'omaggio curatoriale di Olaf Möller al grande e misconosciuto regista tedesco Frank Wysbar, con il capolavoro simbolista Fahrmann Maria (Maria al traghetto, 1936) e la sua variazione horror girata dieci anni dopo negli Stati Uniti, il breve Strangler of the Swamp (Lo strangolatore della palude, 1946).
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