L'alpino della settima

a fine pomeriggio

L'alpino della Settima

di Giuseppe Taffarel, 1969

Documentario intimista, "L'alpino della settima" si rivela fondamentale per comprendere le ripercussioni della Grande Guerra sulla vita delle persone. La promessa fatta da un figlio alla propria madre sul letto di morte di raccogliere i resti del padre si trasforma anno dopo anno sempre più in una dolorosa ossessione. Non si conosce il luogo preciso della morte di Antonio Larese, militare della Settima Alpini, morto durante i combattimenti della Grande Guerra; ma è certo che sia avvenuta sui monti che fanno corona ad Auronzo. La ricerca dei suoi resti si consuma in numerose estati; una ricerca disperata, dato che, in una sola settimana, sul monte Piana morirono quarantamila soldati. Scavando buchi tra le rocce in cerca di qualche traccia che lo possa portare a riconoscere, con certezza, i resti del padre, il protagonista diviene fatalmente parte delle montagne su cui vive; la sua sofferenza personale sembra fondersi con i sassi e le ossa dei soldati.

Dalla presentazione in video dell'autore:

«Un alpino della settima è nato come un discorso contro la guerra, evitando i luoghi comuni soliti, [...] arrivando a vedere quello che resta di grave nella gente per colpa della guerra. È un documentario intimista, però alla fine salta fuori proprio il discorso diciamo anche feroce (perché questo era il mio intento) contro la guerra. È una famiglia che la guerra ha distrutto. Il figlio non si è sposato anche per [...] stare vicino alla madre, che è rimasta vedova del marito caduto in guerra sulle Dolomiti [...] e mai più ritrovato. Questo ha determinato un dolore inestinguibile in tutta la famiglia, e l'ha distrutta. La moglie di questo soldato "ignoto" è morta di crepacuore, mentre il figlio si è messo in testa di cercare i resti del padre fra le Dolomiti, frugando fra le rocce. Un discorso [...] un po' folle, un po' assurdo, come i paesani lo definivano, ma lui ha insistito per tutta la vita [...], pensando di poter trovare il padre».