Presentato il programma della XII edizione

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Si è tenuta ieri, lunedì 9 settembre 2013, la presentazione della XII edizione di I 1000(o)cchi - Festival internazionale del cinema e delle arti, alla presenza del direttore del festival Sergio M. Germani, del critico Olaf Möller, dell'assessore alla Cultura del Comune di Trieste Franco Miracco e dell'assessore alle Politiche Giovanili e Sociali della Provincia di Trieste Roberta Tarlao.
Come puntualizzato dal direttore Sergio M. Germani, la XII edizione del festival prosegue la tradizione di I 1000(o)cchi di intrecciare cinema del presente e del passato, secondo una tendenza ancor più accentuata rispetto agli anni scorsi. Quest'anno gli omaggi ai cineasti contemporanei saranno infatti ben sei, con tre anteprime assolute (con le opere di Nicola Vicidomini, Roberto Caielli e Jackie Raynal) e tre anteprime italiane (con i film di Thomas Jenkoe, Diane Sara e Miona Deler). D'altra parte i film del passato verranno proposti non all'insegna della riscoperta museale ma secondo un confronto vivo e significativo con il presente, ritenendoli vitali anche per il nostro tempo e a conferma della voglia del festival di sperimentare nuovi pubblici e nuovi canali. In questo senso, I 1000(o)cchi non vuole essere un festival di retrospettive o limitarsi a un programma interessante per puri motivi filologici, utili cioè unicamente nel contesto della storia del cinema, ma mira a riscoprire innanzitutto il valore e il piacere estetico di questi film alla luce del presente. In questa prospettiva, il direttore del festival precisa che l'idea di proporre diverse pellicole straniere nell'originaria versione italiana è una scelta voluta, utile a restituire loro il valore del doppiaggio, insieme alla rilevanza delle presenze vocali coinvolte.
In occasione della conferenza, Olaf Möller, da anni collaboratore fedele di I 1000(o)cchi e autorevole critico cinematografico di testate di levatura internazionale (come Film Comment e Cinema Scope), si è detto molto onorato di poter collaborare di nuovo con uno dei festival che ritiene di maggior interesse a livello mondiale. In particolare, Möller ha sottolineato l'importanza dell'omaggio alla Collezione Cappai, una preziosissima raccolta di film, italiani e non, raccolti per passione da un privato. Come ribadito anche dal direttore Sergio M. Germani, uno dei motivi dell'eccezionalità dei 1000(o)cchi risiede anche nella possibilità di proiettare, all'interno del programma, le copie uniche di almeno 15 pellicole, altrimenti invisibili.
Roberta Tarlao, assessore alle Politiche Giovanili e Sociali della Provincia di Trieste, ha invece sottolineato il protagonismo di Trieste all'interno delle iniziative culturali di respiro internazionale, dando un ruolo di rilievo a I 1000(o)cchi e rinnovando il pieno supporto della Provincia di Trieste a questa manifestazione. Franco Miracco, assessore alla Cultura del Comune di Trieste, ha in tal senso insistito sull'eccellenza cinematografica di Trieste e sul suo desiderio di coordinare e far dialogare tra loro i cinque festival di cinema che si svolgono in città, tra i quali I 1000(o)cchi ha un ruolo di primaria importanza e autorevolezza nella qualità delle proposta. Non a caso, è con la XII edizione di I 1000(o)cchi che la collaborazione occasionale dei precedenti anni con la Cineteca del Friuli e la Cineteca Nazionale, il massimo archivio italiano, diviene un'autentica partnership, al fine di stabilizzare una già solida rete di realtà cinematografiche unite da progettualità comuni (a livello regionale e nazionale). Sarà infatti il Cinema Trevi - Cineteca Nazionale di Roma il luogo d'eccezione dove si terrà il 10 e l'11 settembre l'anteprima del festival triestino.
In una fase particolarmente dura per le manifestazioni culturali, i 1000(o)cchi - Festival internazionale del cinema e delle arti reagisce con una serie di proposte coraggiose e lungimiranti, tra i quali spicca l'omaggio a Franco Maresco, autore che si è rivelato individualmente con il documentario Io sono Tony Scott, realizzato dopo la collaborazione ventennale con Daniele Ciprì. Come ha confermato l'assegnazione di ieri del Leone d'Oro a Sacro Gra di Gianfranco Rosi, insieme a Maresco uno dei maggiori cineasti italiani di oggi, la tendenza del cinema italiano più innovativo di questi anni tende a sperimentare sui confini tra documentario e fiction. L'opera di Maresco, che si concentra in particolar modo sul lavoro di montaggio (anche di film di repertorio), verrà presentata a Trieste insieme a tre novità assolute: le rushes del nuovo film a cui sta ora lavorando, Belluscone, un segmento del video sull'amico attore e drammaturgo Franco Scaldati, e il suo progetto sul triestino Lelio Luttazzi. Nella XII edizione di I 1000(o) occhi si moltiplicano del resto i percorsi sui rapporti tra Trieste e il cinema italiano, tra i quali vi è l'omaggio all'attrice Laura Solari in'occasione del centenario della sua nascita, già inaugurato dal Trieste Film Festival e poi proseguito da Maremetraggio. Tra le altre anticipazioni del festival, sono state poi annunciate dal direttore la personale dedicata al cineasta veneziano Gianni Da Campo e l'incontro con Enrique Irazoqui, l'attore protagonista di Il Vangelo secondo Matteo poi divenuto docente di letteratura spagnola, esperto di intelligenza artificiale e scacchista di rilievo internazionale. È intervenuta a questo proposito anche Angela Felice del Centro Studi Pasolini di Casarsa della Delizia, lieta di collaborare con I 1000(o)cchi per la presentazione del capolavoro evangelico di Pasolini venerdì 13 settembre, alla presenza dell'attore stesso e di Padre Virgilio Fantuzzi, amico di Pasolini e tra i massimi esperti del Vangelo. La pre-inaugurazione del festival avverrà invece giovedì 12 settembre, con la mostra di Roberto Caielli, Cinegrafie, presso lo Studio Tommaseo di Trieste.      

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