Con Rohmer, Bianchi e Vivarelli si entra nel cuore dei Mille occhi

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21 settembre quarto giorno per “I mille occhi”: il festival, che in questi giorni si divide tra gli incontri antemeridiani all’Auditorium dell’ex Pescheria e le proiezioni al Teatro Miela, propone, tra gli altri eventi, una seconda serata di sicuro interesse con la riscoperta di un grande e sottovalutato cineasta come Giorgio Bianchi e l’omaggio a Piero Vivarelli, recentemente scomparso. In prima serata, un tuffo nel cinema e nell’arte di Eric Rohmer anche grazie alla presenza di Jackie Raynal, che introdurrà la sua ultima intervista con il cineasta francese. Altra ospite attesa Cécile Decugis, che presenterà il suo Renault-Seguin La Fin.

Nel mattino alle ore 11 all’Auditorium dell’ex Pescheria protagonista di un incontro dal titolo Ford e Walsh filosofi del Novecento è Toni D’Angela, insegnante ed educatore, critico cinematografico e organizzatore di cineclub. D’Angela ha curato Il cinema western da Griffith a Peckinpah (2004), Nelle terre di Orson Welles (2004) e Corpo a corpo. Il cinema e il pensiero (2006); nel 2008 ha pubblicato Raoul Walsh o dell'avventura singolare. Ha scritto saggi e articoli su Ford, Walsh, Hitchcock, Welles, Peckinpah, Paradzanov, Warhol, Rivette, Woo, sul western e sul rapporto cinema/filosofia. Dirige il trimestrale multilingue on line «La furia umana».

Il programma delle proiezioni pomeridiane al Teatro Miela parte alle ore 14.30 prevede la commedia Giorno di nozze di Raffaello Matarazzo, La donna dell’altro di Victor Vicas e La pila della Peppa, diretto da Claude Autant-Lara e intepretato da Anna Magnani.

Alle ore 20.30 prende il via la serata con Jackie Raynal e Cécile Decugis. La Raynal è stata come attrice, e soprattutto montatrice, una presenza che unisce alcune delle figure più intense della Nouvelle Vague: Jean-Daniel Pollet, Eric Rohmer, Philippe Garrel, ma anche l’eretico José Bénazéraf. Ha realizzato e interpretato cinque film che sono dei work in progress pluriennali. Cécile Decugis ha firmato il montaggio di numerosi film: tra i suoi lavori più importanti, le numerose collaborazione con Godard, Truffaut e Rohmer.

L’ombra di Giorgio Bianchi, proiettato nella copia restaurata dalla Cineteca Nazionale dopo il corto muto omonimo di Mario Almirante delle ore 22.30, vede come protagonista Marta Toren, immagine del festival di quest’anno.

Piero Vivarelli, già ospite dei Mille occhi nell'edizione 2008, verrà omaggiato con la proiezione di mezzanotte: sarà proposto il suo Nella misura in cui..., presentato nella copia unica 35mm della Cineteca Griffith. Nato a Siena nel 1927, Vivarelli è stato sceneggiatore, autore di canzoni (tra cui alcune delle più memorabili di Celentano), regista e critico musicale. Ha sempre lavorato a metà fra il cinema e la musica inventando addirittura un genere quello dei cosiddetti "musicarelli".

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