Giorno di nozze

Regista - Director: 
Anno - Year: 
1942
Soggetto - story: dalla commedia di Paola Riccora; sceneggiatura - screenwriters:
P. Riccora, R. Matarazzo; fotografia - cinematography: Arturo Gallea, Mario Albertelli; montaggio - editing: Mario Serandrei; scenografia - set design: Gastone Medin;
musica - music:
Nino Rota; interpreti - cast: Armando Falconi, Antonio Gandusio, Roberto Villa, Anna Vivaldi [Anna Proclemer], Carlo Campanini, Paola Borboni, Amelia Chellini, Chiaretta Gelli,  Armando Migliari, Stefano Sibaldi, Ernesto Almirante, Guglielmo Barnabò;
produzione - production:
Lux; origine - origin: Italia, 1942; formato - format: 35mm, b/n; durata - length: 92'.
Copia 35mm della Cineteca Nazionale.

«Giorno di nozze, il film che Matarazzo ha finito di girare in questi giorni, è insieme una commedia familiare ed una fiaba moderna. Una fiaba intelligente. Non esiste più la catapecchia dove abita l'umile sposa ma l'appartamentino sulla scala di servizio di un palazzo signorile in modo che l'affittuario possa lasciar credere una ricchezza che non ha. Non esiste più il principe che è sostituito dal figlio di un grosso industriale, forse più ricco di un principe, e a suo confronto la ragazza non è una pastorella ma l'unica figlia di un povero impiegato e dal punto di vista economico è altrettanto povero che un pastore e forse di più. Il figlio dell'industriale si innamora della ragazza, il padre che sa come queste cose vanno a finire non si oppone, permette ai due ragazzi di fidanzarsi immediatamente mettendo in serio imbarazzo l'impiegatuccio che non può rovinare la felicità e la fortuna della figliola con una confessione di povertà non attesa e non chiesta. Non è necessario essere, basta sembrare, dice a se stesso l'impiegato E approfittando di una fortunata occasione trasforma l'appartamento in cui abita, si mangia i magri risparmi per simulare una vita fastosa, fa dei debiti per fare un corredo a sua figlia. L'inganno sta più volte per essere scoperto, ma naturalmente non si scoprirà mai. Il lieto fine è obbligatorio. Dalla storia che abbiamo narrato si comprende come i protagonisti veri non siano i due ragazzi che si devono sposare ma i rispettivi genitori: gli innamorati, si sa, vivono nel sogno, sono i loro parenti che devono restare ben aggrappati alla terra. Per questi ruoli Matarazzo ha scelto Armando Falconi e Antonio Gandusio, due interpreti classici di commedie ingarbugliate. Falconi è il padre povero, colui che deve costruire tutto il castello della finta ricchezza per condurre sua figlia al matrimonio; Gandusio è l'industriale giovialone e spensierato che non si preoccupa eccessivamente di nulla poiché sa che in virtù dei suoi quattrini andrà sempre tutto a finir bene».

X. & Y., Questo matrimonio s'ha da fare!,
«Film», n. 30, 25 luglio 1942

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