2015

Variazione di programma!

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Informiamo che la proiezione del film Cristo è passato sull'aia in programma oggi alle 14.30è stata annullata. Purtroppo la pellicola ha la cosiddetta sindrome acetica, processo chimico degenerativo irreversibile che distrugge il supporto delle pellicole fabbricato in triacetato di cellulosa. Invitiamo tutti all'incontro con gli ospiti che sostituisce la proiezione: si affronterà il problema del salvataggio dei film italiani approfondendo questa particolare "malattia dei film". Appuntamento alle 14.30 al Teatro Miela!

Frou-Frou

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Domenica 20 settembre 2015 ore 15.50 Teatro Miela

Frou-Frou (Perduta per amore)

di Augusto Genina, 1955

«Frou-Frou diciamo che è stata una parentesi [...]; però già nel personaggio di Cervi, durante l'episodio dei russi a Parigi, che è il secondo episodio del film, c'è già questo tolstoismo, questa ricerca di una pace al di fuori del consenso sociale, una ricerca della spiritualità, in un film frivolo come Frou-Frou. Che poi la mano venga spinta un po' più avanti fino al suicidio di quello nel terzo episodio, cioè questo sentimento religioso, chiamiamolo così per capirci, diciamo questo disperato appello all'Uomo verso un Ente Supremo... Anche questo voler ricorrere al carnevale, la maschera di lui che è L'Homme qui rit di Victor Hugo, molto barocco, se uno vuole essere cattivo, ma diciamo ci sono di nuovo questi echi di una ricerca. [...] È sempre la morte che è la conclusione di

Buio in sala

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Domenica 20 settembre 2015 ore 18.00 Teatro Miela

Buio in sala

di Dino Risi, 1948

Dino Risi, in questo suo secondo lavoro da regista, descrive la disoccupazione nella Milano del 1948. Un commerciante impacciato e un po' depresso acquista un biglietto del cinema, si siede in platea, accende una sigaretta e guarda un film western. Vengono inquadrati i volti e i gesti dell'operatore e dei vari spettatori (una coppia che amoreggia, un cieco col suo accompagnatore, degli adolescenti che mimano le scene d'amore del film, ecc.). Alla fine dello spettacolo il signore, visto nelle inquadrature iniziali, esce sorridente dalla sala cinematografica e si incammina nella città nella quale sono ancora visibili i segni dei bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Dal visto censura: «Cammina, in una strada di Milano, un uomo, come tanti nella grande città. Cammina, con la borsa di finta pelle, da una strada all'altra, da un negozio all'altro, a offrire spazzole, o articoli di bigiotteria. È un vinto, uno di quelli che la vita, con un lavoro paziente di tutte le ore, di tutti i minuti, ha spinto ai margini. La lotta quotidiana è difficile, per uomini come lui  

Omaggio a Ciro

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 Appuntamento oggi nel tardo pomeriggio con l'omaggio a Ciro Giorgini.

Alle 18 verrà proiettato Appunti per un film sui cinema romani (2015, in progress), film progettato e iniziato dal recentemente scomparso Ciro Giorgini, grande ricercatore e programmatore di cinema (tra i fondatori di Fuori Orario e dell'Officina Filmclub). Presenti in sala la moglie Silvia Vallario e molti altri amici di Ciro.

Attivo già da giovanissimo negli ambienti dei cineclub romani degli anni '70, Giorgini è stato fondatore dello storico L'Officina e poi tra i fondatori, insieme a enrico ghezzi, di Fuori Orario, la cui vitalità deriva anche dall'enorme e instancabile ricerca che Giorgini ha sempre compiuto all'interno degli archivi RAI. Grande appassionato del cinema di OrsonWelles, gli dedicò numerosi eventi, tra cui il documentario Rosabella. La storia italiana di Orson Welles o allo studio sulle diverse versioni di Mr. Arkadin / Rapporto Confidenziale.

Il mestiere delle armi

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Domenica 20 settembre 2015 ore 20.45 Teatro Miela

IL MESTIERE DELLE ARMI

Regia, sceneggiatura: Ermanno Olmi, 2001

«Giovanni delle Bande Nere non era un feroce tagliatore di teste o un guerrafondaio, ma solo un comandante severissimo che faceva il cosiddetto "mestiere delle armi". Svolgeva un servizio e, del resto, la sua corrispondenza fa vedere come lui avesse un forte senso degli affetti, della famiglia, degli amori. [...] Giovanni, man mano che cresce di grado, assume delle responsabilità con una qualità di comandante e di uomo stra- ordinaria. E questa qualità lo conduce alla morte. In quei quattro giorni di agonia chiama attorno al suo letto tutti gli interlocutori con i quali aveva lasciato un discorso aperto. Risponde a quelle domande che in vita rinviamo sempre. Non è per niente un eroe ambiguo: mi sono innamorato di Giovanni perché muore come ha vissuto, con autorevolezza e lealtà. E così come ha capito che per fare il comandante doveva essere autorevole, nello stesso modo ha intuito che attraverso la morte anziché farsi grande doveva farsi piccolo. [...]  

Umanità

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Domenica 20 settembre 2015 ore 22.20 Teatro Miela

UMANITÀ

di Elvira Giallanella, 1919, 35'

Umanità narra la storia fantastica di due bambini rimasti soli sul pianeta Terra, dopo una terribile catastrofe che ha distrutto il genere umano. Elvira Giallanella adatta la semplice trama del poemetto arricchendola soprattutto all'inizio e alla fine con un contesto storico contemporaneo e con un augurio di pace duratura fondata sulla solidarietà e sul benessere.

«Introdotto da una didascalia che lo presenta come un lavoro "umoristico-satirico-educativo", il film ha per protagonisti due bambini, Tranquillino e Serenetta. Durante la notte i piccoli si alzano e mentre la bambina va a rubare nel vaso della marmellata, il maschietto si dedica alle sigarette di papà. Il fumo provoca a Tranquillino un sogno angoscioso: il mondo è stato distrutto da una terribile guerra e a lui tocca il compito di rifarlo. Le scene successive mostrano Tranquillino che ripercorre gli errori accumulatisi nella storia dell'umanità: in effetti anche scavando in profondità e addentrandosi negli strati più remoti della storia dell'umanità, il ragazzo non riesce a trovare altro

L'amante di Paride

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Domenica 20 settembre 2015 ore 22.55 Teatro Miela

L'amante di Paride

di Marc Alégret, 1954, 78'

Il film nasce da una trilogia, originariamente concepita come un singolo film a episodi, iniziata da Ulmer ma completata da Allégret per disaccordi con l'attrice e co-produttrice Hedy Lamarr. I tre episodi vennero successivamente assemblati in edizioni diverse a seconda del mercato di destinazione. In Italia ne furono ricavati due lungometraggi per le sale, intitolati rispettivamente L'amante di Paride (in cui Lamarr interpreta Elena di Troia) e I cavalieri dell'illusione (in cui interpreta Genoveffa di Brabante e Giuseppina Beauharnais). «Agli inizi del 1952, Hedy Lamarr annunciò che la sua casa di produzione intendeva produrre Queen Esther and the King of Egypt (una serie di film per la televisione), da girare in Gran Bretagna con la regia di Edgar Ulmer. [...] Il progetto televisivo fu ridotto a un film in tre episodi su tre famose bellezze - Elena di Troia, Genoveffa di Brabante e l'imperatrice Giuseppina - da girare a Roma nel 1953. [...] Arianné Cipes [figlia di Ulmer] ha raccontato: "Papà inizialmente avrebbe dovuto dirigere l'intera trilogia. In

Il lunedì mattina dei Mille Occhi

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I Mille Occhi si aprono lunedì mattina 9.15 con il mélo d'ambientazione risorgimentale L'invasore (1943-1949) di Nino Giannini, supervisionato da Roberto Rossellini e con aiutoregista Gerardo de Angelis (altro uomo di cinema ucciso alle Fosse Ardeatine, insieme al già omaggiato Emanuele Caracciolo). Ricordiamo alle 11.15 il primo dei tre incontri della serie La gaia scienza 2015, presso il Caffè degli Specchi di Piazza dell'Unità, che in questa prima occasione vedrà un confronto tra spettatori e concreatori dei Mille occhi insieme ad altri esponenti dei festival di cinema della città e della regione, nonché la partecipazione di due cineasti italiani presenti al festival, Fulvio Baglivi e Emilio Gerboni.

Il lunedì pomeriggio dei Mille Occhi

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Il lunedì pomeriggio dei Mille Occhi apre alle 14.30 con il cinema italiano tutto da (ri)scoprire: in programma il film di Oreste Palella, Il richiamo della tempesta del 1950 a cui seguirà un altro preziosissimo recupero ad opera di Simone Starace Storia di una minorenne [1956] di Piero Costa. Simone Starace per l'occasione presenterà le attività e i progetti della cineteca di sua fondazione Penny Video. In chiusura di pomeriggio il doppio omaggio alla ditta di pellicola cinematografica Ferrania, alla presenza dell'ex dipendente e cineasta Emilio Gerboni, con la proiezione del suo mediometraggio in Super8 La nostra casa nel bosco, e del documentario eretico Il cinema è una bomba. Da Ferrania a Cinecittà (1989) di Guido Lombardi e Anna Lajolo.


 


Il richiamo della tempesa

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Lunedì 21 settembre ore 14.30 Teatro Miela

IL RICHIAMO NELLA TEMPESTA / GLI AMANTI DELL'INFINITO / E LE STELLE NON ATTESERO INVANO

Regia, montaggio: Oreste Palella

Dalla revisione cinematografica preventiva (8 marzo 1950): «Si tratta [...] della storia di una ragazza paralizzata, Dani, che s'innamora spiritualmente del fidanzato di una sua cugina, Roberto, che non ha mai avuto occasione di vedere se non in fotografia. Improvvisamente la fanciulla inferma muore. Mentre la sua anima viaggia nell'aldilà, è invitata da una candida figura di vecchio vagabondo a scendere, per una notte, in terra per trovare il compagno per l'eternità. [...] L'attuale sceneggiatura non si scosta dalla precedente stesura se non nel finale, dove si è sostituito l'originale suicidio del protagonista [...]. Inoltre si è inserito il motivo del vecchio vagabondo - sorta di deus ex machina - che, con le sue frequenti apparizioni soprannaturali, dovrebbe richiamare il tema dell'immortalità dell'amore. Il lavoro vaga fra toni veristici e toni surrealistici, ispirandosi ad alcuni film esteri (Scala al paradiso, Joe il pilota ecc.) in cui anime di trapassati riprendono il loro viaggio in terra fra i comuni mortali. Non occorre rilevare le difficoltà di lavori del genere, dove ad una squisitezza formale della sceneggiatura deve corrispondere una perfetta realizzazione tecnica».  

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