Käutner Helmut
(Düsseldorf, 25 marzo 1908 - Castellina, 20 aprile 1980)
Fra i maggiori registi tedeschi degli anni Quaranta e Cinquanta, si forma nell’ambiente dei cabaret di Monaco, esordendo poi al cinema con alcune commedie (Kitty und die Weltkonferenz, 1939; Kleider machen Leute, 1940) che ne recuperano gli umori satirici. Negli anni del conflitto si fa notare per il tono malinconico e dimesso di Romanze in Moll (1943) e Grosse Freiheit Nr. 7 (1944), che col loro “disfattismo” contrariano non poco Goebbels, mentre nel dopoguerra la sua vena poetica e visionaria si allontana progressivamente dal fantastico(il contestatissimo Der Apfel ist ab, 1948) per affrontare la realtà sociale di quegli anni (l’ottimo In jenen Tagen, 1947). Dalla metà degli anni Sessanta continua a lavorare come regista e attore soprattutto per la televisione, tornando un’ultima volta al grande schermo come interprete protagonista del Karl May di Hans-Jürgen Syberberg (1974).
Fra i maggiori registi tedeschi degli anni Quaranta e Cinquanta, si forma nell’ambiente dei cabaret di Monaco, esordendo poi al cinema con alcune commedie (Kitty und die Weltkonferenz, 1939; Kleider machen Leute, 1940) che ne recuperano gli umori satirici. Negli anni del conflitto si fa notare per il tono malinconico e dimesso di Romanze in Moll (1943) e Grosse Freiheit Nr. 7 (1944), che col loro “disfattismo” contrariano non poco Goebbels, mentre nel dopoguerra la sua vena poetica e visionaria si allontana progressivamente dal fantastico(il contestatissimo Der Apfel ist ab, 1948) per affrontare la realtà sociale di quegli anni (l’ottimo In jenen Tagen, 1947). Dalla metà degli anni Sessanta continua a lavorare come regista e attore soprattutto per la televisione, tornando un’ultima volta al grande schermo come interprete protagonista del Karl May di Hans-Jürgen Syberberg (1974).
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