La bestiola [Umorismo in nero]
Copia 35mm della Cineteca Griffith.
La Bestiole (che alcune fonti chiamano Le Fourmi) nasce nel 1963 come parte di un progetto di film in coproduzione franco-italo-spagnola i cui altri episodi previsti, secondo Freddy Buache (Claude Autant-Lara, L’âge d’homme, Losanna, 1982) dovevano inizialmente essere di De Sica e Bardem. L’episodio spagnolo (Miss Wilma) sarà invece diretto da José Maria Forqué, mentre quello italiano, assegnato prima a Luciano Salce (su soggetto di Alfredo Bini), verrà in ultimo firmato da Giancarlo Zagni (La cornacchia). Sempre secondo Buache, l’edizione francese del film (Humour noir) sarebbe stata distribuita “di nascosto, per poi scomparire”, ed effettivamente del film non sembrano riemergere tracce nella stampa francese, né specializzata né quotidiana. Di seguito la trama e il giudizio del film secondo il Ministero del Turismo e dello Spettacolo, 25 maggio 1964: «L’episodio francese narra di una donna convinta che il figlio voglia assassinarla per impadronirsi dell’eredità e il mezzo scelto è costituito da una bestiola che il figlio le ha introdotto nell’orecchio per farle rodere il cervello. La vecchia si rivolge prima a un guaritore, famoso per conoscere tutte le varie specialità dei santi per quanto riguarda le malattie; poi, consigliata dallo stesso guaritore, a un vero medico... […] L’episodio francese, ispirato a un racconto di Guy de Maupassant, è quello che fa più onore al titolo, con dei passaggi che fanno veramente rabbrividire. In tale episodio, gli autori hanno calcato qua e là la mano sconfinando a volte in espressioni così ironiche da apparire irriverenti».
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