Cottafavi Vittorio
1914-1998
Fotografo e scalatore al seguito del triestino Emilio Comici, si iscrive al Centro Sperimentale nel 1935 mentre frequenta Giurisprudenza. Dopo un lungo assistentato (Campogalliani, De Robertis, Epstein, Bonnard, Mastrocinque, Alessandrini, Vergano, De Sica), esordisce con un testo amaro di Ugo Betti (I nostri sogni, 1943). Finita la guerra, non trova spazio per continuare l'attività di cineasta. Diventa editore, distributore, esportatore, e tenta invano di produrre Ladri di biciclette dell'amico De Sica. Il ritorno al cinema segna la sua volontaria esclusione dal circuito neorealista. Dopo uno sperimentale omaggio a Salvo D'Acquisto (Fiamma che non si spegne), in concorso al Festival di Venezia 1949, la critica italiana lo condanna senza appello. Sposta così il suo baricentro a Torino, riuscendo a realizzare alcuni dei suoi capolavori melò (Traviata 53) e d'avventura (Il boia di Lilla): ora c'è la donna al centro del suo cinema. Nel frattempo alcuni illuminati critici francesi lo elevano (Truffaut, Moullet, Mourlet), molti italiani lo sbeffeggiano. Reinseritosi nel circuito romano, si getta a riscrivere la mitologia classica con stile, ironia e grazia inarrivabili. Nel 1957 inizia la sua seconda vita. Influenzato da Brecht, affronta la fantascienza e la fantapolitica (suoi amori di gioventù), il realismo tragico, la tragedia greca, il teatro da camera, ed interpreta testi tra i più complessi della letteratura mondiale (da Sofocle a Dürenmatt a Pavese). Lavorerà per la RAI a più di quaranta film (fino al 1984), realizzando molti dei progetti sognati. Tra i più importanti va segnalato Maria Zef, progetto stroncatogli dalla censura fascista nel 1938 e girato 44 anni dopo in Friuli. Sperimentatore, religioso del movimento di macchina, maestro della direzione attoriale, teorizzatore, grande umanista, Cottafavi è il cineasta totale.
A photographer and mountaineer (who climbed with the Emilio Comici), he enrolled in the Centro Sperimentale in 1935, at the same time studying law. After several years of being an assistant (Campogalliani, De Robertis, Epstein, Bonnard, Mastrocinque, Alessandrini, Vergano, De Sica), he made his debut with a bitter text written by Ugo Betti (I nostri sogni, 1943). After the war he found no space to continue his film activities; he became an editor, distributor, exporter, and tried in vain to produce the film of his friend De Sica, The Bicycle Thief. His return to cinema marks his voluntary exclusion from the Neorealist scene. His experimental homage to Salvo D'Acquisto (Fiamma che non si spegne), in competition at the 1947 Venice Film Festival, was harshly condemned by Italian critics. Thus he shifted his center of gravity to Turin where he managed to direct several of his masterpiece melodramas (Traviata 53) and adventure films (Il Boia di Lilla). His films from this period are all centered around woman protagonists. And while several enlightened French critics praised him (Truffaut, Moullet, Mourlet), he was cruelly mocked by most Italians. Taking up his place again in the Roman scene, he set about rewriting classical mythology with an incomparable style, irony, and grace. In 1957 he began his second life. Influenced by Brecht, his films ranged from science fiction and political fantasy (his childhood passions), to tragic realism, Greek tragedy, and Kammerspiel, interpreting some of the most challenging works of world literature (Sophocles, Dürenmatt, Pavese). He worked with RAI on more than 40 films (until 1984), realizing many of his dream projects. Among these important works is Maria Zef, a project that Fascist censors had abruptly ended in 1938 and that was filmed 44 years later in Friuli. Cottafavi was passionately devoted to the movement of the camera, he was an experimenter, a master of directing actors, a theoretician, and a tremendous humanist: in short, he was a complete cineast.
Filmografia / Filmography
I nostri sogni, 1943. Fiamma che non si spegne, 1949. Una donna ha ucciso, 1952. Il boia di Lilla (La vita avventurosa di Milady), 1952. Il cavaliere di Maison Rouge, 1953. Traviata 53, 1953. In amore si pecca in due, 1954. Avanzi di galera, 1954. Nel gorgo del peccato, 1954. Una donna libera, 1954. Toro Bravo, 1956. La rivolta dei gladiatori, 1958. Le legioni di Cleopatra, 1959. Messalina Venere imperatrice, 1960. La vendetta di Ercole, 1960. Le vergini di Roma, 1961. Ercole alla conquista di Atlantide, 1961. I cento cavalieri, 1964.
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