Costa Mario
Nato a Roma nel 1904, entra giovanissimo nel mondo del cinema, dove lavora in un primo tempo come montatore, soggettista, direttore di doppiaggio, organizzatore di produzione e sceneggiatore. Assunto all'Istituto Luce, dopo breve tempo esordisce come regista di cortometraggi, ottenendo buoni risultati con i documentari Fontane di Roma (1938) e I pini di Roma (1941) entrambi con musiche di Ottorino Respighi. Nel 1943 dirige il suo primo film a soggetto, La sua strada, con ampi consensi di critica e di pubblico. Nell'immediato dopoguerra si distingue, anticipando Carmine Gallone, nei film opera (L'elisir d'amore, 1947), e in una serie di interessanti film tra propaganda anticomunista e melodramma: Trieste mia! - Trieste del mio cuore (1951), Per salvarti ho peccato (1953), Prigionieri del male (1955). Frequenta poi i generi più diversi: dal mitologico (Il conquistatore di Corinto, 1961, con Gianna Maria Canale), al film d'avventura (Il cavaliere del castello maledetto, 1959), al western all'italiana, firmandone uno dei primi modelli, Buffalo Bill, l'eroe del far West (1964) con lo pseudonimo di John W. Fordson. Chiude la carriera con il violento western La belva (1971), con un Klaus Kinski d'antologia. È morto a Roma nel 1995.
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