LA DOMENICA DEI MILLE OCCHI
La domenica dei Mille Occhi si apre con Gente Così, lavoro sceneggiato, tra gli altri, da Giovanni Guareschi, e diretto da Fernando Cerchio nel 1949 a cui segue, dal percorso Beloved and Rejected di Olaf Möller, Durchbruch Lok 234, film di Harald Braun.
Il primo pomeridiano conferma l'amore viscerale del festival per il mestiere, la tecnica e i linguaggi, e apre con 11 minuti dal quaderno di Stavros Tornes, breve estratto da un più ampio documentario di Giampiero Rizzo sulla vita e il lavoro del regista e attore greco morto ad Atene nel 1988, noto anche in Italia per aver recitato in "Cristo si è Fermato a Eboli" di Rosi e in "Allonsanfan" dei fratelli Taviani.
E c'è soprattutto il Friuli negli occhi di questa terza giornata del festival: dalle ore 17 lo sconfinamento verso le altre arti continua e si approfondisce con gli omaggi a due grandi personalità letterarie del secondo '900, il friulano Siro Angeli e il palermitano Franco Scaldati, quest'ultimo in un ricordo curato da Fulvio Baglivi attraverso il cinema di Franco Maresco. Al Siro Angeli, anche drammaturgo e sceneggiatore per il cinema, è dedicato l'evento speciale di presentazione del Fondo a lui intitolato e curato da Sergio M. Grmek Germani presso la Cineteca del Friuli, alla presenza di Omero Antonutti, Ermes Dorigo, Livio Jacob e Michele Zanetti, in ricordo del 40° anniversario del terremoto in Friuli e con un omaggio al giornalista e storico Guido Botteri, direttore della sede RAI del Friuli Venezia Giulia. Delle opere che conversano con la figura di Angeli, si proporranno tre gioielli: oltre a Odore di Terra, una rara intervista al poeta e sceneggiatore friulano realizzata nel 1990 da una piccola emittente locale a cura di Alberto Dorigo, compaiono anche il documentario anonimo Un Terremoto Per Tutti, approccio ecclesiastico all'emergenza sismica prodotto nel 1977 dalla Diocesi di Udine, e il programma radiofonico 55" Come Secoli, sul terremoto del 6 maggio 1976, con testi di Pasolini, Nievo, Sgorlon e dello stesso Siro Angeli letti da Omero Antonutti accompagnati dalla splendida voce di Miranda Martino nelle canzoni friulane.
Del drammaturgo siciliano Franco Scaldati si vedrà un trittico di opere su di lui centrate e tutte realizzate dal grande Franco Maresco, regista Premio Anno Uno 2013, del quale saranno proiettati a Trieste il film biografico Gli uomini di questa città io non li conosco, presentato nel 2015 fuori concorso al festival di Venezia, il programma televisivo realizzato con Daniele Ciprì e infine un montaggio inedito realizzato appositamente per I Mille Occhi, a partire da materiali inediti del lungometraggio di Maresco.
La domenica sera dei Mille Occhi ha un'appuntamento con la meravigliosa attrice icona di Walerian Borowczyk, Marina Pierro, ospite del festival e al centro del suo trittico registico realizzato in collaborazione con il figlio pittore Alessio Pierro e curato da Cecilia Ermini: si tratta della serie di cortometraggi Floaters, In versi e Himorogi, i cui due primi tasselli video vengono presentati in anteprima assoluta in una versione appositamente rimontata per quest'edizione dei Mille Occhi.
Conclusione travolgente delle terza giornata: sempre al Teatro Miela, ecco l'unica copia originale ancora esistente di Claro, lavoro d'avanguardia di uno dei massimi registi brasiliani, Glauber Rocha. Fu girato a Roma nel 1975 e recitato in inglese, francese, italiano e, in minima parte, in portoghese, da un cast internazionale in cui troviamo un Tony Scott già filmato con commozione da Franco Maresco e presentato a una delle precedenti edizioni del festival e Carmelo Bene, che di questa edizione dei Mille Occhi sembra essere il chiassoso spirito guida.
Tutte
le proiezioni e gli incontri sono a ingresso libero.
Il festival è finanziato da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Fondazione Kathleen Foreman Casali, con la collaborazione dei Civici Musei del Comune di Trieste, la main partnership di Cineteca del Friuli e CSC-Cineteca Nazionale, la quale offre gentilmente anche lo spazio al Cinema Trevi e numerose copie rare per i giorni di programmazione a Trieste. Il festival vanta inoltre la collaborazione della Cineteca di Bologna e di altri archivi italiani ed europei.
Ufficio
comunicazione Francesca Bergamasco
ufficiostampa@imilleocchi.com | tel. 333 4389786
Informazioni: festival@imilleocchi.com /segreteria@imilleocchi.com | tel/fax 040 349 88 89
Il sito del Festival: www.imilleocchi.com
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