Un grande progetto nei prossimi Mille occhi, realizzato con la Cineteca del Friuli e il sostegno della Presidenza del Consiglio

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La XV edizione dei Mille occhi, che (come possiamo ora comunicare in anteprima) si svolgerà dal 16 al 22 settembre 2016 al Teatro Miela, avrà dunque più di una linea di programma prestigiosa. Si è già segnalata la collaborazione col festival di Locarno. In attesa di altre anticipazioni sui tasselli del programma in preparazione, siamo ora lieti di annunciare che I mille occhi sono il partner triestino del progetto della Cineteca del Friuli di Gemona su Grande guerra e cinema italiano, di cui la Presidenza del Consiglio ha riconosciuto l'importanza. Si legga il comunicato della Cineteca che segue per i dettagli. Aggiungiamo che anche questa rassegna, come la rassegna in collegamento con Locarno, trova nei Mille occhi un terreno reso fertile da 15 anni di ricerche e scoperte del cinema più raro e affascinante di ogni epoca.

 

 

UN IMPORTANTE PROGETTO DELLA CINETECA DEL FRIULI SULLA GRANDE GUERRA SOSTENUTO DALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO


Comunicato stampa


La Cineteca del Friuli, che da anni (prima delle ricorrenze centenarie) segue il rapporto tra grande guerra e cinema, con ritrovamenti, digitalizzazioni e restauri di film, il loro studio e rivalutazione critica, e presentazioni in rassegne locali, nazionali e internazionali, si è vista riconoscere dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri un progetto che coronerà e insieme rilancerà queste attività.

Grande guerra e cinema italiano: un fronte sconosciuto s'intitola il progetto della Cineteca, uno dei 768 presentati da istituzioni e realtà culturali al bando per i progetti speciali, e che è stato accolto tra i 45 finanziabili piazzandosi in diciannovesima posizione, oltretutto come unico progetto riferito al cinema.

Il sottotitolo precisa che si tratta di Un programma di restauri per una riscoperta complessiva del patrimonio archivistico e dunque gli interventi di digitalizzazione e la loro circolazione, dai festival internazionali alle scuole, saranno i tasselli di una vera e organica riscoperta di una zona fondamentale del cinema italiano.

Sull'iniziativa la Cineteca ha coinvolto alcuni preziosi partner: il maggior archivio di cinema italiano, la Cineteca Nazionale, e alcune istituzioni culturali rappresentative di tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia: l'Assessorato alla cultura del Comune di Udine, le Giornate del Cinema Muto di Pordenone, il festival I mille occhi di Trieste, il Premio Amidei di Gorizia.

La proposta parte dal presupposto che, nonostante i molteplici studi e le precedenti ricerche archivistiche, il rapporto tra la vicenda della grande guerra e il cinema italiano sia rimasto estesamente inesplorato, a cominciare dall'opera di quel Luca Comerio che non fu solo un attento "operatore" sui campi di battaglia, ma fu capace di uno sguardo da grande cineasta sui destini storici del ventesimo secolo che trovano nella prima guerra mondiale il nucleo prolungantesi su tutto il resto. Se perciò le Giornate del Cinema Muto approfondiranno il cinema di Comerio, il festival I mille occhi si soffermerà sulle conseguenze nel dopoguerra, fino al fascismo e alla seconda guerra mondiale, di quella vicenda. La Sala Trevi della Cineteca Nazionale, il Visionario di Udine e il Premio Amidei di Gorizia svilupperanno ciascuno il progetto secondo le proprie priorità d'interesse culturale.

L'iniziativa vuole giungere a un vero e approfondito ripensamento storico del cinema italiano in relazione a un ripensamento della storia italiana in rapporto al momento della grande guerra. L'articolazione divulgativa, nelle scuole e nella società, si baserà sull'acquisizione digitale di opere che ormai solo nei grandi festival possono essere proiettate negli originali supporti in pellicola. L'intervento è reso possibile dalla presenza a Gemona dell'Archivio Cinema del Friuli Venezia Giulia gestito dalla Cineteca del Friuli, nel quale le condizioni ottimali di conservazione dei film in pellicola si uniscono alla presenza del macchinario più avanzato per gli interventi di digitalizzazione.

Il progetto consentirà anche un consolidamento di quella rete archivistica che la Cineteca del Friuli sta costruendo, oltre che con la Cineteca Nazionale, con tutte le cineteche italiane ed estere aderenti alla FIAF (Federazione internazionale degli archivi del film).

Si coniuga al meglio quindi, con questo progetto, il rapporto tra le competenze professionali e specialistiche legate al cinema e le esigenze di conoscenza di studiosi di altri campi e di spettatori e cittadini di ogni età, così come il rapporto tra l'approfondimento della storia locale con le vicende e le attenzioni internazionali.

Il progetto è coordinato, col direttore della Cineteca Livio Jacob, da Sergio M. Germani, studioso di cinema, ricercatore archivistico nonché realizzatore di rassegne festivaliere, e potrà avvalersi delle professionalità attive nell'archivio e presso gli altri servizi della Cineteca, all'interno della collaborazione della rete archivistica nazionale ed internazionale.



21 dicembre 2015

La Cineteca del Friuli

 

 

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