Deborah de Robertis a I MILLE OCCHI

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Tra le presenze femminili d'eccezione della XIII edizione del festival I 1000(o)cchi c'è Deborah De Robertis, giovane artista lussemburghese che ha dato scandalo con la performance in cui ripropone la sua versione del dipinto L'origine du Monde di Gustave Courbet, appena prima di venire fermata dalla polizia al Musée d'Orsay. Il video, proposto in anteprima assoluta su schermo, verrà proiettato alla presenza dell'autrice lunedì 15 settembre alle 20.30.

 

Quando abbiamo letto frettolose cronache e solitamente inaffidabili echi online sulla sua performance sotto il dipinto di Courbet, ci è sembrata subito una realizzazione fuori dell'ordinario, e secondo l'abitudine di non accontentarci delle chiavi di lettura più ovvie («provocazione», «esibizionismo» e affini) abbiamo cercato di vederne il video, e vi abbiamo colto un'intensità vera: non solo l'artista aveva avuto il coraggio di dire implicitamente «l'origine du monde c'est moi» (gesto che davvero ogni corpo femminile reale pretenderebbe) ma in quella spalancatura realizzava un approdo inverso alla secolare vicenda della pittura, in cui i corpi "preesistenti" nel reale rimanevano fuori campo rispetto al loro divenire dipinto, e vi univa un richiamo all'Ave Maria di Schubert per la voce di Maria Callas, e un bel testo, detto incessantemente, in cui riecheggia un «je suis toutes les femmes... je veux que tu me reconnaisses.

E poi, a fronte dell'intervento censorio, lo sguardo fermamente disarmante e disarmato di Deborah è il segno della sua verità.

La censura (ne sappiamo qualcosa da tutte le vicende anche cinematografiche) può ben diventare sottolineatrice delle ragioni di ciò che censura. Grazie a Deborah, I mille occhi potranno porre al proprio centro l'origine del mondo che già vi si trovava.

Sergio Germani, Catalogo I Mille Occhi

 

 

guarda gli approfondimenti del festival su:

milleocchisulfestival.tumblr.com  

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