Inaugurata la XII edizione di I MILLE OCCHI!
La
serata inaugurale di I
MILLE OCCHI, venerdì 13,
si ricorderà per il carisma con cui Enrique
Irazoqui,
attore protagonista di Il
vangelo secondo Matteo,
ha raccontato al pubblico triestino il suo incontro rivelatorio con
Pier Paolo Pasolini, snocciolando curiosi aneddoti sulle riprese e
riservando un omaggio sentito alla memoria del cineasta friuliano,
alla presenza di Padre
Virgilio Fantuzzi,
il massimo critico cinematografico del mondo cattolico, e di Angela
Felice,
direttrice del Centro
Studi Pasolini di Casarsa della Delizia.
Irazoqui ha spiegato agli spettatori come conobbe Pasolini, ai tempi
in cui era ancora un giovane rivoluzionario nella Spagna franchista.
Appena diciannovenne, il giovane catalano si trovava allora in Italia
per ottenere fondi con cui aiutare la lotta clandestina nel suo
Paese. Dopo essersi imbattuto in intellettuali di sinistra come Vasco
Pratolini e Alberto Moravia, gli venne presentato anche Pasolini, che
subito provò a convincere il giovane a interpretare il ruolo di Gesù
nel suo film ispirato ai Vangeli. Ma Irazoqui declinò l'invito. "Non
m'interessava. Volevo la fratellanza universale", ha dichiarato
venerdì a I MILLE OCCHI Irazoqui, oggi sessantanovenne. L'attore si
decise ad accettare solo quando gli spiegarono che avrebbe potuto
usare lo stipendio della sua prova d'attore, pari a circa un milione
e seicento delle vecchie lire, per la causa repubblicana.
Decisivo
anche l'intervento di Padre
Fantuzzi,
amico di Pasolini e critico cinematografico di "La civiltà
cattolica": lo studioso gesuita ha sottolineato il carattere
rivoluzionario di "Il Vangelo secondo Matteo" in riferimento alle
Scritture, ricordando come il film venne proiettato ben due volte
all'interno del Concilio Vaticano II.
Ricco di preziose
suggestioni provenienti da altre epoche del cinema italiano anche
l'incontro inaugurale sulla Collezione
Cappai avvenuto
nel pomeriggio. Si è festeggiato il ritrovamento di un
autentico giacimento di opere rimaste invisibili per oltre
trent'anni, della quale la Cineteca
del Friuli di
Gemona ha quest'anno acquisito circa un terzo, comprendente 300
lungometraggi, altrettanti trailer e 82 documentari. La proiezione
del film del cuore di Cappai, Voglio
vivere così! di Mario
Mattòli,
è stata introdotta da Livio
Jacob,
presidente della Cineteca
del Friuli, dalla
visibilmente commossa Dolores
Cappai, la
figlia del collezionista che le ha custodite amorevolmente fino ad
oggi, e da Denis
Zanette,
che ha collaborato all'acquisizione della collezione insieme al
direttore Sergio
M. Germani.
Foto
di Nika Furlani
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