CONFERENZA STAMPA 10 SETTEMBRE
CONFERENZA STAMPA DI PRESENTAZIONE
EDIZIONE XI: LETTERA DA UNA SCONOSCIUTA
E' stata presentata stamattina
l'undicesima edizione di I MILLE OCCHI Festival
internazionale del cinema e delle arti che si terrà dal 14
al 20 settembre al Cinema Ariston di Trieste.
Nel corso della conferenza stampa il direttore Sergio
Mattiassich Germani ha introdotto il programma completo
della manifestazione che entrerà subito nel vivo durante la
serata inaugurale di venerdì 14 con l'apertura della personale
Valerio Zurlini. Tra gli attesissimi ospiti l'attrice Milena
Dravić, meravigliosa interprete
di Le soldatesse, il film più controverso del
regista, proiettato nel corso della serata. L'omaggio al
grande cineasta rappresenta il perno di un programma molto
ramificato e ricco di collegamenti imprevisti. "I mille occhi
procedono per intuizioni" dice Sergio Germani "accettando le
sollecitazioni che arrivano dai film, e quest'anno la
personale di Zurlini si è impossessata del festival ma
senza con ciò trasformarla in rassegna monografica". Lungi dal
trattarsi di un omaggio di circostanza al trentennale dalla
scomparsa, I Mille Occhi vogliono scoprire e
riscoprire l'opera del regista a conferma della sua innegabile
importanza. Zurlini aveva il dono di riuscire a
"filmare
la realtà interiore" analizzando come pochi
l'individuo, i suoi sentimenti, i paesaggi in cui si muove
e il suo rapporto con gli eventi storici. La presenza dei
collaboratori, dei familiari e dei grandi estimatori del
regista renderanno il tributo all'autore ancora più
sentito e autentico, ricco di approfondimenti sulla sua
opera: tra tutti il
regista francese Paul
Vecchiali, da sempre suo
assoluto estimatore. Graditissimo ospite sarà il grande attore Omero
Antonutti che omaggerà
Zurlini leggendo Nino, la poesia di Umberto Saba da cui il
regista progettò un film.
I mille occhi, diretti da Sergio Mattiassich Germani, sono una fucina cui partecipa l'invenzione di molti critici e operatori culturali tra i più apprezzati a livello nazionale e internazionale. Tra questi Federico Rossin curatore del percorso dedicato all'importante cineasta contemporaneo Stephen Dwoskin, e Olaf Möller, presente alla conferenza stampa di presentazione. "Quest'anno vogliamo presentare dei film che hanno significato" dice Möller "magari non nel futuro, ma oggi". Il critico cinematografico continua il viaggio di Germania anno zero tra le rare e affascinanti opere del cinema tedesco, scoprendo gli imprevedibili contatti dei registi di questo paese con l'Italia. A Viaggio in Italia sarà dedicata la giornata di mercoledì 12 settembre dell'anteprima di I Mille Occhi a Roma e vedrà come ospite Giorgio Albertazzi, protagonista di La rossa di Helmut Kautner, in una sua testimonianza sui rapporti di collaborazione con Valerio Zurlini. Lo stesso viaggio ci porterà di nuovo a Trieste sabato 15 con la presentazione di Enrico Ghezzi al trittico Genoveffa di Bramante.
I Mille occhi amano vedere il cinema come qualcosa che può entrare nella vita di tutti i giorni quasi a testimoniare il miracolo di chi, senza alcuna preparazione artistica ma esclusivamente per il modo naturale che ha di darsi all'immagine, diventa un grande attore di cinema. E' anche la storia di Lia Franca, triestina di nascita, tra le presenze essenziali di un momento d'oro del cinema italiano. Meteora del grande schermo, l'attrice decise di abbandonare le scene ritirandosi a vita privata, fu la protagonista femminile in Resurrectio, film che detiene un primato "non ufficiale" come primo lungometraggio sonoro girato in Italia, e venne definitivamente consacrata al successo con il film Gli uomini, che mascalzoni..., per la regia di Mario Camerini, accanto a Vittorio De Sica. Il percorso a lei dedicato è curato da Maurizio Radacich e prevede la proiezione di tutti i suoi film.
E a confermare l'erranza non programmata dei percorsi dei Mille occhi c'è un'altra incantevole attrice triestina, che purtroppo non è stato possibile raggiungere e invitare al festival: Federica Ranchi protagonista femminile di Estate violenta di Zurlini.
Il direttore ha ringraziato i partner che hanno reso possibile la realizzazione delle diverse zone del programma: dalla partnership con CSC-Cineteca Nazionale, a conferma della crescita della manifestazione, alla collaborazione con Nomadica e la Fondazione Fava che hanno scelto I mille occhi e Trieste come tappa di partenza di un omaggio itinerante a Giuseppe Fava che approderà infine alla nativa Sicilia. E ancora l'attestazione di stima del direttore della Mostra di Venezia che ha permesso di presentare una rarità quale la prima versione di Cronaca familiare di Zurlini e l'omaggio congiunto dei Mille occhi con Trieste Contemporanea allo splendore vitale di Breda Beban con la proiezione del suo ultimo emozionante film My funeral song e la mostra a lei dedicata presso lo Studio Tommaseo.
Il premio Anno uno ad un cineasta del nostro tempo va quest'anno a Marc Scialom, regista, scrittore, insegnante e traduttore della Divina Commedia in francese. Nel percorso Premio Anno uno - Avventura dell'esilio: Marc Scialom verranno proposti il cortometraggio Exils, vincitore del Leone d'Argento a Venezia, La parole perdue realizzato insieme al pittore Ouzani e Lettre à la prison, film sulla perdita d'identità culturale e personale riscoperto quarant'anni dopo la sua uscita. I Mille occhi lo premiano alla carriera e per il suo ultimo Nuit sur la mer, proiettato in anteprima europea nella serata conclusiva del festival di giovedì 20 settembre.
Ma si tratta soltanto di alcuni appuntamenti e spunti all'interno di un programma ricchissimo e da scoprire nel dettaglio giorno dopo giorno.
Il festival I Mille occhi è ideato e realizzato dall'associazione Anno uno con la Cineteca del Friuli e il Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale. Realizzato con il contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trieste, Comune di Trieste, Fondazione CRTrieste e Fondazione Benefica Alberto e Kathleen Casali.
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