Comencini Luigi
Nato a Salò nel 1916, trascorre l'infanzia in Francia dove si innamora
del cinema. Al rientro in Italia studia architettura al Politecnico di Milano,
ma non dimentica l'amore dell'infanzia: realizza alcuni cortometraggi, lavora come
critico cinematografico e fonda, assieme ad Alberto Lattuada e Mario Ferrari,
la Cineteca Italiana. Tra i suoi primi lavori ricordiamo La Novelletta (1937) e Bambini
in città (1946).
Il suo primo film a soggetto, Proibito
rubare con Tina Pica e Adolfo Celi, trova la luce nel 1948; seguono: L'imperatore di Capri (1949) con Totò, Persiane chiuse (1951) e La tratta delle bianche (1952), questi
ultimi due con Eleonora Rossi Drago. L'anno seguente trova un enorme successo
con Pane, amore e fantasia (1953),
storia d'amore tra un maresciallo e un'ostetrica di paese, incrociata a quella
di una fanciulla poverissima, soprannominata "la Bersagliera"
(interpretata da una memorabile Gina Lollobrigida che da quel momento in poi
farà suo quel soprannome) e un carabiniere impacciato. Il film vince l'Orso
d'Argento al Festival di Berlino e lancia ufficialmente la nascita di un nuovo
genere cinematografico tutto di casa nostra: la commedia all'italiana, che prosegue con Pane, amore e gelosia, La
bella di Roma e Mariti in città. Nel
1960 dirige Alberto Sordi in quello che è generalmente considerato il suo
capolavoro, Tutti a casa,
tragicommedia sull'Italia del dopo 8 settembre. Sul tema della Resistenza
realizza anche La ragazza di Bube
(1963), tratto dall'omonimo romanzo di Carlo Cassola, cui segue il drammatico Incompreso (1966) e Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova, veneziano
(1969). Grande successo ottiene in televisione il suo sceneggiato televisivo Le avventure di Pinocchio (1972) con il
piccolo Andrea Balestri. Nello stesso anno dirige ancora Sordi ne Lo scopone scientifico con Silvana
Mangano, Bette Davis e Joseph Cotten, superba commedia dai toni neri. Gira il
giallo La donna della domenica (1975)
interpretato dall'etereogeneo trio Mastroianni-Bisset-Trintignant e tratto
dall'omonimo romanzo di Fruttero & Lucentini, quindi lavora con Nino
Manfredi in un episodio di Basta che non
si sappia in giro (1976) dove gli affianca Monica Vitti, mentre in uno di Quelle strane occasioni fa chiudere un
Sordi prete e una discinta Stefania Sandrelli in un ascensore il 15 agosto. Chiama
il "mostro" Tognazzi a interpretare un personaggio laido e spregevole
ne Il gatto (1977) e inserisce i
maggiori attori e attrici del panorama italiano e francese ne L'ingorgo (1979). Negli anni '80 firma i
suoi ultimi lungometraggi: Cercasi Gesù
(1982), con uno scatenato e irriverente Beppe Grillo, Voltati Eugenio (1980), Un
ragazzo di Calabria (1987). Poi è ancora televisione con Cuore e La Storia, cui seguono Buon
Natale... buon anno (1989), con Virna Lisi e Michel Serrault e l'ultima
regia con Marcellino (1991), remake
di Marcellino pane e vino.
Muore nell'aprile 2007.
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