Presentazione

I mille occhi offrono film di tutte le epoche per il gusto di riviverli oggi, non per ruminazioni da studiosi annoiati, non per imbalsamazioni retrospettive. Il cinema, come tutte le arti, trascende  l'impacchettamento di malintese attualità produttive e sociali. Il cinema, territorio dell'irruzione del reale nell'universo delle forme artistiche, è un mondo finalmente all'altezza dei nostri desideri.

Che cosa offre il programma di questa decima edizione? Di tutto, ma nella convinzione che questa varietà sia un metodo di scoperta nella molteplicità di vite di cui abbiamo bisogno.

Film rari e ritrovati, copie uniche di film perduti, proiezioni come eventi unici alla presenza di cineasti e appassionati... insomma l'abbandono a un'avventura della visione, dove nulla sarà scontato, e ogni spettatore potrà eleggere in questa o quella immagine, in questa o quella presenza incisa nelle immagini, l'oggetto di un innamoramento che segnerà la sua vita.

L'avventura: ecco la parola d'ordine con cui immergersi nel programma.

È stata un'avventura quella che ha portato il festival a realizzare l'evento inaugurale: per la prima volta sarà proiettato il capolavoro del maggior regista sloveno, Matjaž Klopčič, nelle condizioni in cui il regista avrebbe voluto vederlo proiettato, in una copia 35mm che farà cogliere il fascino di una storia attraversata da ipnotiche e desiderate presenze femminili. L'attrice protagonista, la splendida Nataša Barbara Gračner, sarà alla serata inaugurale insieme alla vedova e alla figlia del regista, in un evento coprodotto con la Slovenska kinoteka di Lubiana e la Cineteca del Friuli di Gemona, e patrocinato dal Ministero della cultura sloveno.

In questo festival gli eventi non sono momenti separati ma s'inseriscono in un flusso di visioni, che avrà inizio il venerdì 16 settembre alle 14.30 e proseguirà con un'offerta ricchissima fino a notte, e nei giorni successivi riprenderà ogni volta dalla mattina fino a notte. Addirittura tra il primo e il secondo giorno vi sarà anche un flusso notturno perché uno dei partner del festival, Fuori orario, prolungherà nella notte televisiva di RAI3 l'omaggio al regista Jean-Claude Rousseau, che preinaugura il festival nel pomeriggio con l'anteprima mondiale del suo ultimo film.

Ma non sfidiamo un po' la stanchezza delle palpebre? E, soprattutto, chi ci dà i soldi in questi momenti in cui tutto precipita? Purtroppo il festival parte da un budget ridicolo rispetto ai festival adulti in Italia e in Europa. Ma sfida se stesso ad arricchirlo con una rete di contatti internazionali e di amicizie artistiche che consentono un programma non scheletrico. L'Associazione Anno uno si avvale, attraverso la Cineteca del Friuli, della collaborazione della Cineteca Nazionale e di molteplici partner, compresi molti archivi e istituzioni europee. Trieste e la Regione sono raggiunte da artisti e appassionati, facendo da sfondo alle visioni come nei set dei film che si girano qui. Nella convinzione che festival indichi un  senso festivo della vita, in controtendenza con scelte quali la riduzione delle festività come gran pensata contro la crisi economica.

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