Nina
Soggetto - story: dal romanzo di Maurice Druon; sceneggiatura - screenwriter: John Gray; fotografia - cinematography: Geoffrey Unsworth; montaggio - editing: Peter Taylor; scenografia - set design: John Moore, Veniero Colasanti; musica - music: Nino Oliviero, Fred Ebb, John Kander; interpreti - cast: Ingrid Bergman, Liza Minnelli, Charles Boyer, Isa- bella Rossellini, Tina Aumont, Fernando Rey, Gabriele Ferzetti, Arnoldo Foà, Amedeo Nazzari, Anna Proclemer, Orso Maria Guerrini, Spiros Focás, Jean Mas; produzione - production: Samuel Z. Arkoff e Giulio Sbarigia per American International Pictures/Coralta Cinematografica; origine - origin: USA/Italia, 1976; formato - format: 35mm,col;
durata - length: 97'.
Copia 35mm da collezione privata Renzo Simonetti per concessione del Cinema Ariston.
Girato in Italia, è l'ultimo film del regista, che fu però estromesso dal montaggio finale. «Per anni Minnelli era stato attratto da un romanzo di Maurice Druon del 1954, La Volupté d'etre, tradotto in inglese col titolo di The Film of Memory. Ispirato alla figura della marchesa Luisa Casati, una rinomata viveur internazionale degli anni Dieci, il libro è un resoconto degli ultimi giorni di una ex grande horizontale che un tempo aveva avuto ai suoi piedi un'intera
generazione di finanzieri, militari e letterati, senza dimenticare un paio di immancabili teste coronate. Ospite ora di un albergo romano di terz'ordine, la Sanziani rivive tutti questi trionfi passati come se fossero il suo futuro, incoraggiata in ciò da un'affascinatissima cameriera che si imbarca poi in proprio in un'avventura ispirata ai racconti della contessa. [...] Nonostante tali e tanti errori e imprevisti, per chi cercasse il testamento di Minnelli A Matter of Time è un addio straziante alle ossessioni di tre decenni. Si tratta per il regista di un film della memoria, in cui convoglia tutti i suoi temi più cari come se già sapesse che non avrebbe avuto un'altra occasione per trattarli. Testimonianza di
una galanteria lunga una vita, la coppia di eroine rappresenta il più tenero archetipo femminile di Minnelli: l'innocente vulnerabile che raggiunge la propria realizzazione nel mondo dei sogni e l'anziana gentildonna consolata dai ricordi della giovinezza».
MoMA/Harper & Row, New York, 1989
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