Minnelli Vincente
(Chicago, 28 febbario 1903 – Beverly Hills, 25 luglio 1986)
Di origini italo-americane, Minnelli inizia la carriera come illustratore e decoratore di vetrine, manifestando subito un gusto e un’attitudine visionaria che si rifletteranno presto nel suo lavoro come scenografo per Broadway e poi come regista teatrale e cinematografico. Maestro riconosciuto del musical, debutta appunto in cinema con una fantasia musicale all-black, Cabin in the Sky (1943), preludio a una lunga serie di capolavori del genere come Meet Me in St. Louis (1944), The Pirate (1948), An American in Paris (1951), The Band Wagon (1953) e Gigi (1958). Il suo stile eminentemente visivo, quasi un “manifesto della mise-en-scène” (Aprà), risplende però altrettanto fulgido nelle sue commedie (The Clock, 1945; Father of the Bride, 1950) e nei suoi drammi (Madame Bovary, 1949; Two Weeks in Another Town, 1962), rendendolo presto uno dei registi prediletti dalla critica cinefila.
Di origini italo-americane, Minnelli inizia la carriera come illustratore e decoratore di vetrine, manifestando subito un gusto e un’attitudine visionaria che si rifletteranno presto nel suo lavoro come scenografo per Broadway e poi come regista teatrale e cinematografico. Maestro riconosciuto del musical, debutta appunto in cinema con una fantasia musicale all-black, Cabin in the Sky (1943), preludio a una lunga serie di capolavori del genere come Meet Me in St. Louis (1944), The Pirate (1948), An American in Paris (1951), The Band Wagon (1953) e Gigi (1958). Il suo stile eminentemente visivo, quasi un “manifesto della mise-en-scène” (Aprà), risplende però altrettanto fulgido nelle sue commedie (The Clock, 1945; Father of the Bride, 1950) e nei suoi drammi (Madame Bovary, 1949; Two Weeks in Another Town, 1962), rendendolo presto uno dei registi prediletti dalla critica cinefila.
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