Pasolini Pier Paolo
(Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975)
Internazionalmente considerato uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi come poeta, romanziere, linguista, giornalista e cineasta. Nasce e frequenta l'università a Bologna, dove ha come maestri Contini e Longhi. È solito però trascorrere le estati a Casarsa, nel Friuli, luogo d'origine della madre; proprio in friulano compone i suoi primi versi, Poesie a Casarsa (1942), poi editi con altri testi in La meglio gioventù (1958). Dopo la notizia della morte del fratello, si iscrive nel 1947 al Partito Comunista e inizia a insegnare. Qualche anno più tardi viene però espulso dal partito e allontanato dalla scuola a causa di un episodio di presunta corruzione nei confronti di minori. Si stabilisce presso una borgata di Roma dove vive di lezioni private e dell'insegnamento in una scuola privata. La scoperta del mondo del sottoproletariato romano gli ispira i romanzi Ragazzi di vita (1955) e Una vita violenta (1959), che lo avviano al successo letterario. Fonda, assieme agli ex compagni di università Leonetti e Roversi, la rivista «Officina» e si avvicina al mondo del cinema collaborando nelle vesti di sceneggiatore con Bolognini, Soldati e Fellini. Nel 1961 gira il primo film, Accattone, in cui descrive il mondo delle borgate romane, luogo emarginato ma ancora incontaminato, in cui vivono personaggi che conservano una serie di qualità che la società moderna ha ormai perduto. Ad Accattone seguono numerose altre pellicole, come Mamma Roma (1962), Uccellacci e uccellini (1966), Edipo re (1967), Teorema (1968), Medea (1969), Decameron (1971) e il postumo Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975). Il cinema di Pasolini è un cinema che appare come la diretta trascrizione in immagini della sua ars letteraria e in cui lo scrittore, piuttosto che rifarsi alla tradizione cinematografica, riversa i suoi referenti figurativi e culturali, da Masaccio a Piero della Francesca sino al Pontormo. In parallelo, continua la sua attività di scrittore e pubblica il romanzo ll sogno di una cosa, scrive alcune tragedie, altre raccolte di poesie (Poesia in forma di rosa, 1964; Trasumanar e organizzar, 1971) e svolge un'intensa attività di critico militante su riviste e giornali, attività che sfocia in numerosi volumi, tra i quali ricordiamo Empirismo eretico (1972) e Scritti corsari (1975). Il 2 novembre 1975 muore assassinato a Ostia in circostanze tuttora oscure.
Internazionalmente considerato uno dei maggiori artisti e intellettuali italiani, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi come poeta, romanziere, linguista, giornalista e cineasta. Nasce e frequenta l'università a Bologna, dove ha come maestri Contini e Longhi. È solito però trascorrere le estati a Casarsa, nel Friuli, luogo d'origine della madre; proprio in friulano compone i suoi primi versi, Poesie a Casarsa (1942), poi editi con altri testi in La meglio gioventù (1958). Dopo la notizia della morte del fratello, si iscrive nel 1947 al Partito Comunista e inizia a insegnare. Qualche anno più tardi viene però espulso dal partito e allontanato dalla scuola a causa di un episodio di presunta corruzione nei confronti di minori. Si stabilisce presso una borgata di Roma dove vive di lezioni private e dell'insegnamento in una scuola privata. La scoperta del mondo del sottoproletariato romano gli ispira i romanzi Ragazzi di vita (1955) e Una vita violenta (1959), che lo avviano al successo letterario. Fonda, assieme agli ex compagni di università Leonetti e Roversi, la rivista «Officina» e si avvicina al mondo del cinema collaborando nelle vesti di sceneggiatore con Bolognini, Soldati e Fellini. Nel 1961 gira il primo film, Accattone, in cui descrive il mondo delle borgate romane, luogo emarginato ma ancora incontaminato, in cui vivono personaggi che conservano una serie di qualità che la società moderna ha ormai perduto. Ad Accattone seguono numerose altre pellicole, come Mamma Roma (1962), Uccellacci e uccellini (1966), Edipo re (1967), Teorema (1968), Medea (1969), Decameron (1971) e il postumo Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975). Il cinema di Pasolini è un cinema che appare come la diretta trascrizione in immagini della sua ars letteraria e in cui lo scrittore, piuttosto che rifarsi alla tradizione cinematografica, riversa i suoi referenti figurativi e culturali, da Masaccio a Piero della Francesca sino al Pontormo. In parallelo, continua la sua attività di scrittore e pubblica il romanzo ll sogno di una cosa, scrive alcune tragedie, altre raccolte di poesie (Poesia in forma di rosa, 1964; Trasumanar e organizzar, 1971) e svolge un'intensa attività di critico militante su riviste e giornali, attività che sfocia in numerosi volumi, tra i quali ricordiamo Empirismo eretico (1972) e Scritti corsari (1975). Il 2 novembre 1975 muore assassinato a Ostia in circostanze tuttora oscure.
imilleocchi newsletter
Privacy Policy per i visitatori del sito
Secondo quanto previsto dalla Legge 124/2017, l'Associazione Anno uno rende pubblici online gli importi di natura pubblica ricevuti nel 2018.