Poggioli Ferdinando Maria
(Bologna, 15 dicembre 1897 – Roma, 2 febbraio 1945)
Attivo dai primi anni Trenta soprattutto in veste di montatore (La signora di tutti, 1934, di Max Ophüls), realizza nel frattempo diversi cortometraggi a carattere documentario (Impressioni siciliane, 1931; Paestum, 1932) e debutta poi nel lungometraggio co-dirigendo, insieme a Baldassare Negroni, Arma bianca (1936). I titoli che seguono (Ricchezza senza domani, 1939; Addio giovinezza, 1940; Sorelle Materassi, 1943) lo segnalano come uno degli autori più interessanti del periodo, capace addirittura, con Sissignora (1941), di anticipare qualcosa dello sguardo neorealista che verrà. Questa brillante carriera, però, viene improvvisamente interrotta dalla sua scomparsa, avvenuta per un banale incidente domestico nel 1945.
Attivo dai primi anni Trenta soprattutto in veste di montatore (La signora di tutti, 1934, di Max Ophüls), realizza nel frattempo diversi cortometraggi a carattere documentario (Impressioni siciliane, 1931; Paestum, 1932) e debutta poi nel lungometraggio co-dirigendo, insieme a Baldassare Negroni, Arma bianca (1936). I titoli che seguono (Ricchezza senza domani, 1939; Addio giovinezza, 1940; Sorelle Materassi, 1943) lo segnalano come uno degli autori più interessanti del periodo, capace addirittura, con Sissignora (1941), di anticipare qualcosa dello sguardo neorealista che verrà. Questa brillante carriera, però, viene improvvisamente interrotta dalla sua scomparsa, avvenuta per un banale incidente domestico nel 1945.
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