2016

Marina e Alessio Pierro ai Mille Occhi

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FLOATERS (2006, 9')

IN VERSI (2008, 24')

di Marina Pierro

HIMOROGI (2012, 17')

di Marina e Alessio Pierro, 17

domenica 18 settembre 2016, ore 20.45, Teatro Miela


Himorogi è un luogo dove si celebra la comunione armonica tra natura e spirito, uno spazio sacro in cui l'anima universale risiede e viene ricordata con cerimonie votive. Il presente omaggio all'arte e al cinema di Walerian Borowczyk si inserisce simbolicamente in una sovrapposizione tra la dimensione del divino e la dimora dell'inconscio, che qui viene espressa attraverso rapporti di immagini, suoni, volti, oggetti e meccanismi, nei quali il tempo e lo spazio si dilatano e fluiscono dall'invisibile al reale, dall'immanente al trascendente.

Claro

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CLARO

di Glauber Rocha, 1975, 110'

Domenica 18 settembre 2016, intorno alle 21.45, Teatro Miela


"Un sguardo brasiliano su Roma. Ancora meglio, una testimonianza dei colonizzati sulla terra colonizzatrice". Tenendo Roma come scenografia e la cultura romana come scopo, "Claro" non ha una trama, né tanto meno una struttura tradizionale, mescolando i generi dell'opera (sopratutto a partire dalle colonne sonore che includono Bellini e Villa-Lobos), del documentario, della video-dichiarazione e del provino. La presenza importante dell'artista italiano Carmelo Bene tra gli attori e dell'attrice francese Juliet Berto, aggiungono valore a questa pellicola irriverente e provocatoria che ha l'impronta di Glauber, dove la sua firma inconfondibile si materializza in ogni inquadratura.

In realtà non sono un profeta. Credo di aver fatto un film non ambiguo sul piano politico. Ad esempio, è abbastanza chiaro, secondo me, quando alla fine del film i poveri occupano tutto lo schermo

IL LUNEDI' DEI MILLE OCCHI

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I Mille Occhi continuano le loro proiezioni lunedì 19 settembre dopo un weekend di intense emozioni al Teatro Miela di Trieste. Il primo lungometraggio in programma è A Modern Hero, del 1934, unico film sonoro diretto da Georg Wilhelm Pabst, regista tedesco di cultura e gusto raffinato che partecipò alla stagione del grande cinema sperimentale tedesco degli anni Venti e adattò opere letterarie di F. Wedekind, B. Brecht, I. Ehrenburg e M. de Cervantes. Per questo film il regista si ispirò al romanzo omonimo di Louis Bromfield, scrittore statunitense premio Pulitzer 1927. A conclusione della mattinata ci si incammina nuovamente sul percorso Beloved and Rejected guidati da Olaf Möller: in programma Der Arzt von Stalingrad, un ritratto sulla responsabilità di essere uomo, ambientato nella Russia della Battaglia di Stalingrado diretto dal regista e scrittore ungherese Radványi Géza.

Apre il pomeriggio il cortometraggio Panico! di Alberto Pozzetti (1947)

A Modern Hero

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A MODERN HERO

di Georg Wilhelm Pabst, 1934, 71'

Lunedì 19 settembre, ore 9.15, Teatro Miela


Il giovane francese Pierre Radier (Richard Barthelmess) incontra in una cittadina nell'Illinois l'americana Joanna Ryan, che lavora in un circo. Da una breve storia tra i due, Joanna scopre di essere incinta e Pierre si offre di sposarla, ma la ragazza rifiuta e invece sposa Elmer Croy. Pierre, tuttavia, le dà tutto il suo denaro per far fronte alle esigenze del loro figlio. Al francese non piace la vita da circo, quindi non appena il suo amico Henry Mueller gli chiede di diventare suo socio nella gestione di un negozio di biciclette, Pierre coglie al volo l'occasione di fissarsi in pianta stabile negli States, nonostante sua madre...

Der Arzt von Stalingrad

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DER ARZT VON STALINGRAD

di Radványi Géza, 1975, 110'

Lunedì 19 settembre, ore 10.25, Teatro Miela



1943 dopo la battaglia di Stalingrado il Dr. Fritz Böhler si trova in cattività sovietica. La vita quotidiana nel campo 5110/47 è dura e implacabile, ma Böhlerfa di tutto per aiutare i suoi compagni. Con mezzi primitivi esegue difficili trattamenti medici. Attraverso il suo sacrificio, guadagna lentamente il rispetto dei suoi nemici...

Eroe vagabondo

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EROE VAGABONDO

di Walter Santesso, 1966, 92'

Lunedì 19 settembre, ore 15:10, Teatro Miela



Un fioraio si innamora di una giovane che nel giro di qualche tempo muore. Lascia il lavoro per unirsi a una compagnia di attori dei quali ignora le cattive intenzioni e, inavvertitamente, intralcia i loro progetti. Resosi conto delle loro vere intenzioni, ritorna dal suo vecchio capo, che nel frattempo aveva fatto fortuna grazie un'idea del protagonista.



Otroci

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OTROCI

di Vlado Škafar, 2008, 100'

Lunedì 19 settembre 2016, ore 17.30, Teatro Miela



Otroci, presentato all'edizione del 2009 dell' International Film Festival di Rotterdam nella sezione Bright Future, alterna la narrazione fuori campo di alcune lettere dedicate a un bambino a "monologhi guidati" con perfetti sconosciuti di varie età. Le persone chiamate a raccontarsi ripercorrono la propria vita mettendo in luce le parti più significative e, rispecchiandosi con sé stessi, si ritrovano da soli in un viaggio nel passato che viene riproposto anche allo spettatore. Quello che si potrebbe definire come "un saggio sull'esistenza" (Jurij Meden, Ekran 2009) riesce a trasmettere nella forma audiovisiva qualcosa che nella vita è necessario guadagnarsi e che spesso non è possibile registrare.



Umanità e interventi sonori sul silenzio per i Mille Occhi

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UMANITÀ

di Elvira Giallanella, 1919, 35'

Lunedì 19 settembre, ore 20.45, Teatro Miela



Umanità è il film di una delle prime registe donne, la romana Elvira Giallanella, personalità interessante e misteriosa che scelse di girare sul Carso goriziano quella che fu la sua unica opera. Storia fantastica, persa e ritrovata, ispirata a un poemetto in rima per ragazzi, in cui due bambini rimangono gli unici superstiti sul pianeta Terra. "Film unico tra i vari notevoli che tra le due guerre si muovevano dal ricordo alla premonizione" nella definizione di Germani, l'approccio della Giallanella è fiabesco e infantile, rende il tema delicato senza che perda la componente di durezza rispetto alla drammaticità della distruzione bellica. Ad accompagnare la silenziosa proiezione del film gli interventi sonori di Francesca Bergamasco alla voce e di Alessandro Fogar al live electronics.

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